Ablazione con catetere per il trattamento della tempesta elettrica nei pazienti con defibrillatore cardioverter impiantabile
La tempesta elettrica, causata da ricorrenti episodi di tachicardia ventricolare può causare morte improvvisa nei pazienti con defibrillatori cardioverter impiantabili, ed influenza negativamente la prognosi di coloro che sopravvivono.
L’ablazione mediante catetere è stata proposta nel trattamento della tempesta elettrica, ma il suo effetto, nel lungo periodo, in un’ampia popolazione non è stato mai verificato.
Medici del Centro Cardiologico Monzino di Milano, hanno studiato in modo prospettico pazienti consecutivi, di cui 72 con malattia cardiaca, 10 con cardiomiopatia idiopatica dilatativa, e 13 pazienti con displasia aritmogena ventricolare destra / cardiomiopatia, sottoposti ad ablazione mediante catetere per tempesta elettrica refrattaria al trattamento farmacologico.
Le tachicardie ventricolari non-tollerate hanno richiesto mappaggio elettroanatomico e mappaggio non a contatto in 48 ed in 22 pazienti, rispettivamente, e supporto cardiopolmonare percutaneo in 10 pazienti.
Un approccio epicardico è stato impiegato in 10 pazienti.
Dopo 1-3 procedure, l’induzione di tachicardia ventricolare clinica mediante stimolazione elettrica programmata è stata prevenuta in 85 pazienti. ( 89% ).
La tempesta elettrica è stato soppressa in acuto in tutti i pazienti; un periodo minimo di 7 giorni con ritmo stabile è stato richiesto prima della dimissione ospedaliera.
Dopo 22 mesi, in media, di follow-up, 87 pazienti ( 92% ) erano liberi dalla tempesta elettrica e 63 pazienti ( 66% ) erano liberi da recidive di tachicardia ventricolare.
Otto pazienti su 10 con inducibilità persistente di tachicardia clinica sono andati incontro a recidiva di tempesta elettrica; 4 di loro sono morti improvvisamente nonostante un intervento appropriato del defibrillatore cardioverter impiantabile.
In generale il 12% ( 11 su 95 ) dei pazienti è morto per cause correlate al cuore.
Tra i pazienti che hanno presentato tachicardie ventricolari cliniche abolite in acuto, non è stata documentata nessuna recidiva di tempesta elettrica, e la mortalità cardiaca era significativamente più bassa rispetto al gruppo dei pazienti che ha mostrato una o più tachicardia ventricolare ancora inducibile dopo ablazione mediante catetere.
Lo studio ha mostrato che le strategie di ablazione mediante catetere applicate ad un’ampia popolazione di pazienti sono risultate efficaci nel trattamento di breve periodo della tempesta elettrica.
Prevenendo la tempesta elettrica, l’ablazione mediante catetere può giocare un ruolo protettivo nel lungo periodo, ed assieme alla terapia farmacologica può favorevolmente influenzare la mortalità cardiaca. ( Xagena2008 )
Carbucicchio C et al, Circulation 2008; 117: 462-469
Cardio2008
Indietro
Altri articoli
Incidenza di morte cardiaca improvvisa e aritmie pericolose per la vita nella sarcoidosi cardiaca clinicamente manifesta con e senza indicazioni attuali per un defibrillatore cardioverter impiantabile
La sarcoidosi cardiaca predispone alla morte cardiaca improvvisa ( SCD ). Le linee guida per i defibrillatori cardioverter impiantabili (...
Efficacia e sicurezza di un defibrillatore cardioverter impiantabile extravascolare
Il defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) extravascolare ha un singolo elettrocatetere sottosternale impiantato per consentire il pacing di prevenzione...
Tempistica dell'ablazione della tachicardia ventricolare e influenza sulla prognosi nei pazienti con defibrillatore cardioverter impiantabile: studio PARTITA
La tempistica ottimale per l'ablazione con catetere della tachicardia ventricolare è un importante problema irrisolto. Non ci sono studi randomizzati...
Sopravvivenza dopo shock da defibrillatore cardioverter impiantabile
Esistono dati contrastanti sull'impatto degli shock del defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) sulla successiva mortalità. Uno studio ha determinato...
Associazione tra uso di defibrillatore cardioverter impiantabile di prevenzione primaria e mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca
La maggior parte degli studi randomizzati sul defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) per la prevenzione primaria della morte cardiaca...
ESC 2019 - Defibrillatore cardioverter impiantabile associato a bassa mortalità per insufficienza cardiaca
L'impiego di ICD ( defibrillatore cardioverter impiantabile ) è associato a ridotta mortalità a breve e a lungo termine nei...
Spettro ed esiti dei pazienti sottoposti a impianto di un defibrillatore cardioverter impiantabile dopo arresto cardiaco improvviso abortito
La maggior parte degli studi di prevenzione secondaria sul defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) sono stati pubblicati due decenni...
La fibrillazione atriale è associata a una maggiore mortalità complessiva nei pazienti con defibrillatore cardioverter impiantabile
Il defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) migliora la sopravvivenza se impiegato per la prevenzione primaria o secondaria della morte...
Defibrillatore cardioverter impiantabile sottocutaneo in pazienti con cardiomiopatia / displasia aritmogena ventricolare destra
Nonostante l'uso crescente del defibrillatore cardioverter impiantabile sottocutaneo ( S-ICD ), il suo ruolo clinico nei pazienti con cardiomiopatia /...
Rischio nel lungo periodo di complicanze correlate al dispositivo dopo defibrillatore cardioverter impiantabile
Uno studio ha cercato di definire qual è il rischio a lungo termine di complicanze associate al defibrillatore cardioverter impiantabile...